07.09.2016 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –

LLL’uomo che non conosce il Dio di Gesù Cristo non comprende il Vangelo di questa domenica, non lo accetta. Lui conosce solo la giustizia umana, la regola del “chi sbaglia paga”. Questo Vangelo sempre ci stupisce perché questo amore è una novità. Nel mondo nessuno ama l’altro quando è un malvagio, amare il malvagio è uno scandalo; il malvagio va castigato, punito e si mette in galera.

Può essere questo Vangelo un’ottima cartina di tornasole per capire il nostro “cammino spirituale”.

Perché possiamo riconoscerci nel figlio “bravo”, quello che fa tutto bene, ma non ha conosciuto chi è veramente suo Padre. Non conosce il cuore di Dio e per questo lo crede “duro e giustiziere”, ne ha paura. Sta nella Sua casa come uno schiavo, anche se è il figlio, l’erede: “Tutto ciò che è mio è tuo”, gli dice il Padre…ma lui non lo sa.

Come il figlio bravo rivela che non conosce suo Padre, le nostre opere mostrano che non abbiamo lo Spirito di Cristo; perché quando gli altri ci fan­no delle cose spiacevoli e non riusciamo ad amarli, ci difendiamo e siamo pronti a “punirli”, anche solo togliendo loro la parola. Non riusciamo ad amare l’altro così com’è, con i suoi difetti, con le sue debolezze.

Solo questa novità, l’incontro vero con l’amore di Cristo, un amore che non pretende nulla da noi e che anzi si carica dei nostri difetti e delle nostre debolezze, cambia il nostro cuore: come avviene al figlio che solo dopo aver sperperato tutto, pensando di poter essere felice lontano da suo Padre, lo conosce nel Suo Amore che perdona e non lo rinnega come figlio.

Scoprire che siamo stati chiamati ad essere figli di Dio, ad avere questa Sua natura di Amore, è la cosa più grande, il tesoro più immenso che ci possa essere nella nostra vita!

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