13.01.2017 – di LUIGI SAITTA

Da qualche giorno è nelle sale italiane il film “Silence”, del regista italo-americano ( i suoi genitori sono siciliani ) Martin Scorsese. Tratto da un romanzo dello scrittore giapponese Shusaku Endo il film, ambientato agli inizi del 1600, tratta della difficile opera di evangelizzazione , nel Paese del Sol Levante, da parte del gesuita portoghese Ferreira che in seguito, perseguitato e torturato dalle autorità locali, abiurò la sua fede. Per comprendere e – eventualmente – per risolvere il mistero di questa abiura, due confratelli di Ferreira partono a loro volta per il Giappone, interrogandosi – drammaticamente – sul perché del “silenzio” di Dio in merito a queste persecuzioni.
Un film potente, di ampio respiro, notevole dal punto di vista figurativo, una vicenda profonda, di ardua lettura, da seguire con grande attenzione e che si impone, nel mediocre panorama cinematografico contemporaneo, come un classico su temi, quanto mai attuali, quali la fede, la misericordia, il perdono.

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