01.12.2017 di LUIGI SAITTA

Siamo entrati nel mese di dicembre, l’ultimo mese dell’anno, ma anche il mese della più grande festa della cristianità: il Natale. Da anni ormai questa ricorrenza  sembra aver perduto i suoi connotati religiosi, per trasformarsi in un frenetico balletto consumistico,dedicato alle spese. Non bisogna dunque fare più regali di Natale? Non vogliamo dir questo, ci mancherebbe. Il regalo, il dono fa parte della nostra vita sociale, è una consuetudine da preservare. Ma bisogna andare oltre. Natale vuol dire  festa del perdono ( come ricorda Papa Francesco ), della speranza,   dell’unità familiare, tante, troppe volte messa oggi in difficoltà. Il Natale che vorremmo è  ( o dovrebbe essere ) la festività dell’accoglienza, della riconciliazione, della pace con se stessi e con gli altri. Un messaggio, un invito  da non perdere.

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