5.12.2020

5 dicembre: sabato della I settimana di Avvento.
Dal Vangelo secondo Matteo.

“ In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allors disse ai suoi discepoli: ‘la messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!’”.

Anche oggi il Vangelo ci presenta Gesù tra la folla che predica, annuncia il Vangelo del regno, guarisce e sente compassione di quanti incontra perché li vede stanchi e sfiniti come pecore che vagano a vuoto perché non hanno un pastore che le conduca. Gesù potrebbe risolvere tutto da solo. Gesù che già guarisce, insegna, predica…non avrebbe bisogno di noi per condividere la sua compassione verso l’umanità. E invece ci chiede di pregare perché altri operai si aggreghino a Lui nella sua messe, perché vadano alle pecore perdute della casa di Israele per predicare che il regno dei cieli è vicino. La vicinanza gratuita di Dio all’uomo sarà proprio ciò che celebreremo nel prossimo Natale e che possiamo sperimentare già ogni giorno.
Tale vicinanza tuttavia non possiamo tenerla per noi. Gesù ci chiede di pregare perché il Signore mandi operai nella sua messe. Uomini e donne con il cuore compassionevole perché sempre più unito al Suo. Uomini e donne che sappiano condividere la presenza amorosa del Dio con noi e per noi.
Oggi impegniamoci a pregare perché il Signore mandi operai nella sua messe: sacerdoti, consacrate e consacrati, famiglie cristiane, uomini e donne tutti dediti a Lui e ai fratelli, in particolare a quelli più poveri e soli, a quelli più stanchi e sfiniti. E preghiamo perché quanti avvertono la Sua chiamata rispondano si con generosità. Buona giornata. + Mauro

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