di LUIGI SAITTA

Le cifre sono impressionanti. I profughi che ogni giorno, dal sud del mondo ( Siria, Etiopia , Rwanda) giungono con ogni mezzo in Europa (Italia, Grecia e Turchia gli approdi scelti) sono un problema che investe tutta l’Europa, dalla Germania alla Francia, alla Gran Bretagna, all’Est europeo.
Non è più un fatto  esclusivamente italiano.  Il nostro Paese si è attivato con il supporto della nostra Marina e il sacrificio e l’abnegazione di  centinaia di volontari per salvare ed accogliere queste masse di rifugiati. Ma non basta. Serve certamente un intervento politico per arginare le masse di profughi che fuggono dalla Siria, ma serve soprattutto una unità d’intenti da parte dell’Europa, assai lontana oggi dallo spirito dei padri fondatori ( Monnet, Schuman, Adenauer, De Gasperi). L’unica strada percorribile è quella indicata da De Gasperi nel 1954:” I popoli che si uniscono devono elevarsi ad un più fecondo senso di giustizia verso i deboli e i perseguitati”.

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