06.12.2025 – DON ANTONIO INTERGUGLIEMI
Come viene Gesù nella nostra vita? Come possiamo riconoscerlo il Messia?
Anche ai tempi della Sua prima venuta gli uomini si facevano queste domande, attendevano il Messia, aspettavano chi gli avrebbe riscattati dalla schiavitù, che avrebbe preso le loro difese di fronte ai nemici, mostrando la sua potenza. Il Vangelo di Matteo, con l’annuncio di San Giovanni Battista, ci mostra la difficoltà per accogliere l’Annuncio della Salvezza che, ieri come oggi, si realizza nella nostra storia.
Il Vangelo non ci parla dei potenti del tempo, Cristo non viene per gli uomini legati alle cose del mondo, da coloro che anche al tempo di Gesù erano ingannati dal successo di questo mondo, che non aspettano nulla, sono sempre sospettosi e temono soltanto che possa arrivare un Messia che gli avrebbe spodestati.
Cristo arriva in un modo che nessuno si aspetta: lo Spirito che lo annuncia si posa su un uomo che si presenta in modo strano: Giovanni Battista, che vive nel deserto grida di convertirsi e parla del perdono dei peccati.
Così come si manifesta il Figlio di Dio nella sua prima venuta nella carne, così oggi nella nostra vita Cristo viene in un modo inaspettato, attraverso persone o fatti che umanamente non ci aspettiamo. Perché il Regno di Dio non ha bisogno dei potenti della terra, non vuole il successo e gli applausi, non si trova nelle persone famose, ricche e realizzate.
Lui oggi è ancora nei piccoli, in coloro che sanno accoglierlo in un cuore che ha bisogno di essere amato e consolato.
