23.01.2017 – di LUIGI SAITTA

Neve e terremoto hanno flagellato senza sosta il centro Italia: Lazio, Marche e Abruzzo le regioni drammaticamente colpite. Intere comunità in ginocchio, case distrutte, allevamenti andati perduti,  danni incalcolabili alle colture, vittime e dispersi. Alla tragedia del terremoto si è aggiunta un’altra immane tragedia: quella  dell’hotel di  Rigopiano di Farindola, sul costone del Gran Sasso, sepolto da una valanga di neve che ha causato  numerose vittime. E c’è da segnalare il coraggio, lo spirito di sacrificio, l’altruismo delle squadre di soccorso che  di notte, sugli sci, sfidando la tormenta, hanno raggiunto l’edificio  travolto dalla valanga portando in salvo parecchie persone  rimaste intrappolate nella struttura. Senza entrare nel merito dell’organizzazione dei soccorsi ( si sono verificati  gravissimi ritardi e inspiegabili intoppi burocratici sui quali indagherà la magistratura ), c’è da rilevare  che i soccorritori hanno fatto l’impossibile  per salvare vite umane.E vanno ricordati, per questo,  come veri eroi,  come autentici angeli della neve.

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