29.11.2017 di LUIGI SAITTA

“Il futuro del Myanmar deve essere la pace, una pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni membro della società, sul rispetto di ogni gruppo etnico e della sua identità”. Così Papa Bergoglio davanti alle autorità del Myanmar all’International Convention Center di  Nay Pyi Taw, la capitale del Paese,  seconda tappa del suo viaggio  nell’ex Birmania. Un viaggio coraggioso, quello del Pontefice, in un Paese con una esigua comunità cattolica ( solo l’1,27 per cento del totale della popolazione ) e alle prese con una dura repressione, da parte dell’esercito,  dei Rohingya, minoranze musulmane costrette a fuggire in massa dal Paese. Viaggio difficile, dunque, quello del Papa,  che ancora una volta ha evidenziato i cardini fondamentali della dottrina cattolica: rispetto della dignità della persona, rispetto dei diritti dell’uomo, rispetto di ogni etnia.

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