11.10.2018 – di LUIGI SAITTA

Durissimo intervento di Papa Bergoglio, all’udienza generale di ieri, mercoledì 10 ottobre. Affrontando la catechesi sul comandamento “non uccidere” il Pontefice si è  soffermato in particolare sul tema dell’aborto, vale a dire “la soppressione della vita umana nel grembo materno in nome della salvaguardia di altri diritti.” E Bergoglio ha proseguito :”Ma come può essere  terapeutico, civile, o semplicemente umano un atto che sopprime la vita  innocente ed inerme nel suo sbocciare? Io vi domando – ha detto ancora il Papa – è giusto  fare fuori una vita umana per risolvere un problema? E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? ”
Si parla sempre molto, in Italia, della legge sull’aborto, un tema sofferto,  lacerante, che scatena, all’interno della nostra società, prese di posizione ideologiche, che tendono solo a  rimarcare l’appartenenza ad un determinato schieramento. La  Chiesa, da sempre, si è schierata, con i documenti del suo Magistero,contro l’aborto. Basti  qui ricordare il messaggio per la Giornata della pace 1977 di Papa Montini che ispirò la nascita del Movimento per la vita. “Non è solo la guerra che uccide la pace – scriveva Paolo VI – ogni delitto contro la vita è un attentato contro la pace, specialmente se esso intacca il costume del popolo, come spesso diventa oggi con orrenda  e talora legale facilità la soppressione della vita nascente”.

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