16.06.2017 di LUIGI SAITTA

Una notizia da commentare, notizia che travalica, a nostro avviso, gli aspetti meramente sportivi per riguardare anche quelli propriamente morali. Donnarumma, calciatore professionista di 18 anni, è il portiere della squadra di calcio Milan. Tecnicamente, considerando la giovane età, è molto bravo, con ampi margini di miglioramento. Essendo in scadenza di contratto la società gli ha proposto un rinnovo a cifre ultramilionarie (oltre 4 milioni di euro all’anno ). Per il ragazzo, il suo entourage familiare e, soprattutto il suo agente che risponde al nome di Mino Raiola, non sono stati ritenuti sufficienti. Nessun rinnovo, e probabile cessione al Real Madrid che offre di più. Dov’è lo scandalo? Anzitutto, vista l’età, il giovane portiere poteva ancora rimanere qualche anno nella società e nella squadra che lo ha lanciato in serie A e poi ….decollare verso altri lidi; in secondo luogo, ma questo è oggi – purtroppo – il mondo del calcio, per un ragazzo non ancora ventenne queste cifre ci paiono francamente spropositate. Essere bravi a pallone significa guadagnare tanti soldi?La risposta è sì. Non contano più i valori ( culturali, sociali, sportivi ), conta esclusivamente il Dio denaro.

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