22.05.2018 di LUIGI SAITTA

Questa volta parliamo di basket, lo sport  più bello e intelligente del mondo perché è l’unico sport che tende al cielo, come è stato – giustamente – scritto.  E parliamo  di Marco Calamai, 66 anni, una carriera da allenatore di basket in serie A, che con molto coraggio, dal 1995, allena giocatori disabili. Ha cominciato quasi per caso, dopo che, nel 1994, la squadra che allenava, il Livorno, si è ritirata dal campionato per mancanza di fondi. Invitato  in un centro di terapia  intensiva per ragazzi disabili, ha capito che quella era la sua “vera” missione. E da 17 giocatori disabili che sono stati il suo primo “esperimento”è sorto il progetto “Over limits”,dove  quasi 1000 cestisti normodotati e portatori di handicap giocano insieme, senza differenze. Che dire? Difronte a tanti allenatori professionisti super pagati ( soprattutto nel calcio) quello di Calamai è un esempio di vita, che dovrebbe far riflettere quanti vedono nello sport  solo uno strumento per essere sotto i riflettori o per far soldi.

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