08.01.2023 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Tante volte i doni che abbiamo ricevuto li diamo per scontati, quasi dovuti: tra questo c’è il nostro Battesimo, un grande regalo che dobbiamo quasi tutti ai nostri genitori che ci hanno generato prima nella carne e poi nello Spirito. Ricevere il Battesimo è entrare nella vita divina, trasformare la nostra vita “limitata e breve”, in una vita che non finisce, nella Vita eterna.
Per questo siamo invitati in questo giorno che conclude il tempo di Natale a rinnovare le nostre promesse battesimali e a ringraziare il Signore per questo grande dono. Così come il compleanno, sarebbe bello festeggiare il giorno della nostra rigenerazione in Cristo: così, se non ricordiamo la data del nostro Battesimo, prendiamo l’impegno di ritrovare la data e il luogo del nostro battesimo per festeggiarla.
«Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento» ascoltiamo oggi nel Vangelo di Matteo una frase dal Cielo rivolta a Gesù che ha voluto ricevere come noi il Battesimo, dal Battista, perché attraverso la sua umanità divenissimo anche noi “figli prediletti, amati”.
Questo seme di vita eterna quando viene annaffiato con i sacramenti, ben concimato, con l’amore verso i fratelli, quando il terreno dove è stato piantato è stato ben zappato, con la preghiera, si vede crescere la fede, proprio come un albero ben curato e non abbandonato.
Si vedono allora realizzate in noi le promesse di Vita eterna che mostrano la nostra vita, le nostre opere: sono i frutti di questo seme diventato un albero meraviglioso che ci fa lodare il Signore con le parole del Salmista: «Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! Si rifugiano gli uomini all’ombra delle tue ali, si saziano dell’abbondanza della tua casa e li disseti al torrente delle tue delizie. È in te la sorgente della vita, alla tua luce vediamo la luce». (Salmo 35,8-10)