18.02.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Gesù ha voluto prendere su di sé tutto quello che noi viviamo, persino le tentazioni: lo ha fatto per indicarci la via per non essere sconfitti dagli inganni che vogliono rovinare la nostra felicità in Dio. Gesù si sottopone alla tentazione anche perché potessimo sapere che Lui mai ci abbandonerà, che nel momento della prova Lui è con noi e ci dona il Suo Spirito.
Nel nostro cammino di fede, infatti, anche noi possiamo trovarci in un deserto “esistenziale”, assediati da timori e ansie, delusioni e dubbi di fede. Lo Spirito di Cristo che ci difende, che non gli ha fatto ascoltare gli inviti del nemico: l’ingannatore, tanto astuto da usare la Parola di Dio per tentare di farlo cadere.
Quante volte anche noi siamo sottoposti a queste trappole: “ma se sei stato trattato in questo modo, vendicati, ribellati, come si permette di fare questo a te!”. Sempre il demonio ci adula per farci cadere: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane», sussurra a Cristo, come leggiamo nel Vangelo delle Tentazioni di Matteo.
Questa Quaresima viene per aiutarci ad entrare nella verità, la Chiesa ci dona la via e le armi per vincerle: la preghiera, l’elemosina e il digiuno. Perché tutti noi abbiamo ogni giorno delle tentazioni, di fare noi la storia, di potere, di trovare negli idoli del mondo la risposta alle nostre ansie di felicità. Chiediamoci allora: a te, nel fondo, cosa interessa?
Forse oggi non vedi nulla perché sei ingannato, cerchi di seguire Cristo, ma in realtà non lo ascolti mai: anche noi possiamo dire parole molto belle, sentimentali e che fanno smuovere il cuore, ma, all’ora della verità, della tentazione, cosa facciamo?
Il Signore ci dono la Grazia di vivere questo tempo di Quaresima desiderando di convertirci davvero.

Mons. Antonio Interguglielmi

 

 

 

 

 

 

 

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