05.01.2020 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Siamo chiamati alla “pienezza” della vita, a trovare il senso profondo di quello che viviamo e a dare frutti di pace e di amore. Questo abbiamo scritto nel profondo del nostro cuore. Tutti sappiamo che non siamo nati per vivere in maniera banale, trascinando i giorni solo per risolvere i piccoli o i grandi problemi quotidiani.

Il prologo del Vangelo di San Giovanni che si proclama in questa seconda domenica dopo Natale ci annuncia questa promessa: accogliere Cristo significa ricevere un pegno di vita eterna, già qui oggi! E così la seconda lettura, di San Paolo agli Efesini, sigilla questo avvenimento: “In Lui ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità”.

Lui ci ha scelto! A noi non è chiesto altro che credere a questa Parola: siamo destinati a ricevere doni immensi se accogliamo Cristo nella nostra vita. Frutti che possiamo dare soltanto se permettiamo allo Spirito Santo di agire.

Non impediamo che Dio realizzi in noi, questo disegno meraviglioso: “Dalla sua pienezza abbiamo ricevuto Grazia su Grazia”. Nonostante noi, la nostra debolezza e incredulità, Dio desidera compiere grandi cose.

Non siamo più sotto il giogo della legge, costretti come il popolo eletto a cercare una Salvezza che mai si realizza in pienezza, perché fondata sulle loro povere forze: ma ora la “Grazia e la verità” sono frutto di Cristo.

Per questo, per noi cristiani, ogni eucarestia che celebriamo non è più soltanto un adempimento di un precetto, ma un canto di lode e di ringraziamento che nasce dal profondo del nostro cuore.

Possiamo allora dire anche noi, come il Santo Simeone, guardando Gesù Bambino “I miei occhi hanno visto la tua salvezza”.

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