24.12.2019 – di DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Una fredda notte d’inverno solo qualche raro viandante che percorre le strade. E tra questi ci sono un uomo e una donna, che cercano un posto per potersi riposare. Ma non trovano niente. La donna è anche incinta, ed è arrivato per lei il tempo di partorire.
Questa la scena che precede la nascita di Gesù Cristo, del nostro Salvatore.
Assistendo a questa scena, nessuno potrebbe immaginare che in tanta solitudine e povertà possa nascere colui che viene per donarci la vita vera, la vita Eterna. E’ l’originalità di Dio, che ha sempre un significato, un senso per noi.
Forse anche noi in questo Natale del 2019 non immaginiamo che Cristo venga a nascere in un posto divenuto così poco ospitale come talvolta diviene la nostra vita, il nostro cuore.
Ma è proprio questa la grandezza di Dio: voler nascere nella povertà, nella miseria e nel rifiuto. Una nascita che trasforma la vita: perché quella notte fredda diventa improvvisamente illuminata dalle stelle, i pastori arrivano a visitare e festeggiare questo piccolo bambino, appena nato nella stalla di Betlemme. Sono proprio loro, gli esclusi dalla legge antica, quella fatta di prescrizioni e di divieti, che per primi accolgono colui che porta la legge nuova: quella dell’Amore.
Anche in questa Notte per quelli di noi che si sentono esclusi e poveri possono accogliere questa Luce nella loro vita: così, come il buio della notte di Betlemme si trasforma in luce e festa, verrà Cristo a illuminare le tenebre che abbiamo nel cuore, le domande non risposte, forse i dubbi sul senso di tanti fatti che ci fanno soffrire.
Gesù stanotte viene per te, che hai perso la Speranza.
E’ questo bambino, così fragile e indifeso, che ci svela il significato del Natale e ci mostra il vero volto di Cristo: è un volto d’Amore, che mai ci giudica, mai ci inganna, mai ci delude, che solo ci chiede di essere accolto nel nostro fragile cuore.
Auguri!