18.02.2023 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Spesso ci possiamo chiedere: “come si riconosce un cristiano”? Essere cristiano vuol dire andare tutti i giorni in chiesa, essere una brava e onesta persona, fare devozioni e lunghe preghiere? Tutte cose buone e sicuramente testimonianza di un cammino di ricerca ma il segno distintivo del cristiano è il perdono.
Il Vangelo di oggi ci risponde: «amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli…».
Possiamo così fare tante cose buone e pie, ma se poi non perdoniamo nella nostra famiglia, se ci vendichiamo di quel collega che ha voluto fare carriera a nostre spese, oppure quel parente che ha fatto il furbo con l’eredità o quel falso amico che ci ha ingannato, non siamo testimoni di Cristo.
Ancora Gesù ci chiede atti eroici o cose impossibili? No, ma è un dono che si riceve solo quando abbiamo fatto esperienza del Suo perdono. Lui, l’unico senza peccato, si è caricato del nostro male, dei nostri sbagli. Allora perché pensi che a te non si possono fare ingiustizie, mentre Gesù è stato trattato da ingiusto, Lui l’unico innocente! A queste ingiustizie Cristo ha risposto col perdono.
Il perdono non è frutto di uno sforzo, ma è un dono, un dono che nasce dallo Spirito Santo, che possiamo soltanto ricevere da Cristo, perché Lui è venuto nel mondo per donarci questo regalo meraviglioso. Per questo di fronte alle ingiustizie non possiamo che chiedere a Cristo che ci doni il Suo Spirito, perché attraverso la nostra vita Lui continui a vivere.