14.09.2019 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)
Non c’è nulla di più grande della Misericordia del Signore.
Non c’è niente di più difficile da comprendere quanto è grande questa Misericordia, di assumerla come “regola” della nostra vita; nulla di più complicato proprio perché l’amore, quello vero, non si spiega, non è razionale. Non segue ragionamenti.
Per questo i dotti e i sapienti del mondo la rifiutano e la deridono. Così San Paolo avverte: “Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo?” (1 Cor. 1, 20).
Allo stesso modo, come il figlio maggiore del Vangelo del Padre Misericordioso di questa domenica che rifiuta la bontà del Padre per suo fratello, coloro che si sentono giusti non la comprendono: è questo l’uomo della giustizia, che mai ha sperimentato la gioia di essere perdonato, e quindi non conosce l’Amore vero.
E’ così. E’ l’assurdità della Croce di Cristo, per la mentalità del mondo: ma Dio così ci ha voluto salvare, perché nessuna filosofia o teologia ci avrebbe potuto spiegare meglio l’amore.
Solo conoscere Cristo e il Suo Amore può cambiare il nostro cuore di giustizieri, per ricevere il cuore di Cristo, quello del Padre Misericordioso.