09.08.2017 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –
Anche noi, nelle nostre tempeste, quando siamo presi dalla preoccupazione o dallo smarrimento, vorremmo sentire la voce di Gesù, come i discepoli del Vangelo di questa domenica, che nel momento in cui pensano di esser soli sul lago, lo vedono apparire.
E Pietro, col suo entusiasmo, lo vuole raggiungere sul lago, gli chiede di farlo camminare sulle acque: e al comando di Gesù ci riesce, fino al momento in cui non si fida più e si impaurisce della tempesta del lago.
Camminare sulle acque: anche noi possiamo chiederlo oggi a Gesù.
Significa poter vivere senza essere sopraffatti dai fatti della nostra vita, non solo quelli dolorosi, ma anche quelli apparentemente che ci soddisfano ma che poi ci portano lontano dal Signore, su strade che ci fanno affondare, perché lontani da Cristo: proprio come Pietro, nel momento che dubita di Gesù, e vuole camminare da solo sulle acque.
Guardare Cristo, ascoltare la Sua voce: abbiamo bisogno di questo per non essere “affondati” dalla vita.
Con Cristo nemmeno le tempeste della vita ci travolgeranno, potremo vedere che Lui è più grande delle nostre paure.