21.09.2019 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI
Il Signore non segue mai i nostri ragionamenti, Lui ha un altro modo di agire, dettato da quello che a noi manca se non siamo con Lui: la Sapienza e l’amore
Ecco perché Gesù nel Vangelo di Luca di questa domenica ci stupisce. Come può Lui che è giustizia, ci chiediamo, lodare la disonestà, la furbizia dell’amministratore che prima di essere mandato via si procura “amici” falsificando i loro debiti?
Gesù va oltre: nelle Sue parole è nascosto un messaggio per noi. Con questa parabola ci aiuta ad entrare senza moralismi nella nostra realtà esistenziale: in qualche modo ci dice “fatevi furbi…”, proprio come l’amministratore, perché altrimenti rischiate di vivere senza rendervi conto che state sprecando la “vera” ricchezza che Dio vi ha donato.
Nella tua vita sono nascoste delle Grazie meravigliose, spesso proprio dove con gli occhi del mondo non si vedono, anzi al mondo possono anche sembrare “errori di Dio”: il cristiano è quell’uomo che ha ricevuto la capacità di saper leggere i fatti della vita con occhi nuovi, quelli dello Spirito di Cristo, che ha scoperto che la sua storia è una storia di salvezza, in tutto.
Questo significa essere furbi, saper amministrare “i tesori” che ogni giorno Dio ci dona, non sprecando la vita cercando soltanto di accumulare soldi, comprare case e organizzare vacanze, cercare affetto e piacere in tutto.
Questo significa “sperperare” i doni che Dio ci ha regalato; usarli in maniera sbagliata, per costruire non si sa che cosa, forse un po’ vivi…ma in realtà “morti dentro”, perché secchi come alberi che non danno frutti.
Gesù ci invita a scoprire che con Lui è possibile vivere la realtà in un altro modo, diversa da questa che, forse, vivi oggi; una vita di dono verso gli altri, a cominciare da quelli che hai vicino, di perdono, di generosità e di pienezza, di libertà dalla schiavitù dell’accumulo e del possedere.
L’amministratore è l’immagine dell’uomo che è capace di gestire la propria vita, che è capace di guadagnare la felicità, quella vera, che ha scoperto che solo Dio gliela può donare.