11.07.2021 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Quante cose inutili abbiamo nella nostra vita, che spesso ce la rendono anche complicata; chi ha tante cose è sempre in pensiero e in ansia, ha paura di perdere qualcosa, che gli altri cerchino di approfittare della sua ricchezza. Nel Vangelo di oggi è quell’andare senza sicurezze su cui si fonda la forza degli apostoli inviati da Gesù ad annunciare la Buona notizia.
La Parola di questa domenica non è una chiamata a fare tutti il voto di povertà, ma a vivere con Sapienza, con l’allegria di chi si fida di Dio e non delle cose che possiede: l’uomo troppo ricco di cose, che difende i suoi soldi, è tentato dall’avarizia, perde il discernimento, ingannato dai suoi stessi soldi.
Gli apostoli obbediscono ad una Parola, si fidano di Gesù: “andate senza né pane, né sacca, né denaro nella cintura e non portate nemmeno due tuniche. Così, sperimentano che solo Dio basta, che il Signore non solo provvede ai “suoi”, a chi si fida di Lui, ma compie attraverso di loro miracoli e guarigioni.
Tutto il contrario di quello che spesso noi viviamo, sempre intenti ad accumulare, a difendere le “nostre” cose, a crearci sicurezze che poi al momento del bisogno…non ci serviranno a nulla. Perché può accadere che anche se ci siamo “consacrati” al Signore siamo schiavi delle cose del mondo: alle comodità, alla stima, all’affetto, alla carriera.
Questo essere attaccati al mondo ci impedisce di esultare, di lasciare agire lo Spirito di Cristo che opera in noi: tutti corriamo il rischio di attaccarci ad un altro spirito, quello del mondo, quello che sembra riempirci, ma in realtà ci rende schiavi, impossibilitati alla missione più grande di ogni cristiano: scacciare il demonio e guarire i fratelli…annunciare, come il profeta Amos, la verità!
Oggi il Signore ci chiama invece alla libertà: una libertà che si fonda sul fidarsi di Lui.

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