27.07.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –

“Dove troveremo tutto il pane…?” si chiedono gli apostoli davanti alla folla radunata per ascoltare e seguire Gesù. E’ una domanda che si ripete ancora oggi, nella storia dell’umanità e nelle nostre storie personali.
Come potremo sfamare le tante popolazioni dell’Africa senza risorse?” oppure “Come potrò portare avanti i miei progetti, come potrò affrontare questa difficile situazione in famiglia”?…sono tante le domande che ogni giorno ci mettono di fronte ai nostri limiti, che in qualche modo ci tolgono la Speranza.

Così, come gli apostoli di fronte ai cinquemila uomini da sfamare, ci possiamo trovare in una situazione dove non abbiamo alcuna possibilità umana di trovare una soluzione. Ma questo può trasformarsi in una Grazia. Perché diventa l’occasione per scoprire che davanti alla nostra resa, così come dinanzi alle nostre domande irrisolte, la risposta non la possiamo trovare in noi ma in Cristo.

Se, come fanno gli apostoli, ascoltiamo la Sua Parola. Cristo gli chiede di fidarsi: i pochi pani e i pochi pesci nelle mani del Signore si moltiplicano, il cibo non finisce. E ne avanzeranno dodici canestri. E’ questa la buona notizia, l’annuncio del Vangelo: anche se oggi ci può sembrare assurdo, come lo era per gli apostoli quel giorno, fidarsi di Gesù significa vedere che la Sua Parola si compie.

E come gli apostoli potremo allora annunciarlo.

Annunciare Cristo, il Suo Amore gratuito e provvidente, il solo che cambia le situazioni, cambiando il cuore dell’uomo; perché il problema della fame non è altro che il frutto di un uomo con un cuore egoista e insensibile agli altri, obbligato ad accumulare per la paura di non sentirsi amato. Se quest’uomo incontra l’Amore di Cristo, non dovrà più accumulare soldi e proprietà per sé, ma comincerà a condividere con gli altri.

Questo significa andare alla radice del problema: qualsiasi intervento sociale, per quanto utile, mai cambierà l’uomo nel profondo. Solo incontrando l’amore di Cristo, l’uomo potrà liberarsi dall’inganno dell’egoismo: chiuso in sé stesso in un’avarizia che è immagine della morte, che si illude di sfuggire acculando egoisticamente per sé.

Il Vangelo di questa settimana ci annuncia questa libertà di cuore che solo la conversione può donarci. Ecco perché la distribuzione dei pani e dei pesci è immagine dell’Eucarestia, il solo cibo di cui tutti abbiamo realmente bisogno.

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