7.09.2025 DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Il Vangelo di questa domenica potrebbe sembrare un’esagerazione, semmai una chiamata per pochi, per quelle persone che, come i sacerdoti o le suore, hanno lasciato tutto per seguire il Signore. In realtà è una Parola per tutti, perché seguire Cristo vuol dire metterlo al primo posto, prima degli affetti, del padre, della madre, dei figli, tanto che «Chi non odia» è la traduzione fedele dal testo originale, addolcito adesso nella nuova traduzione che ascolteremo domenica con «chi non mi ama di più».

Non deve stupirci questa radicalità, perché il Signore non fa le cose a metà, ci chiama alla serietà del rapporto con Lui, tanto che alla fine ci invita anche ad “odiare” la nostra vita. Scrive San Gregorio Magno, che abbiamo festeggiato il 3 settembre, commentando la frase di Gesù: «Trattata con tale durezza essa è condotta verso mete migliori e quindi diventa oggetto d’amore pur colpita da quella forma di odio. Secondo questa capacità di discernere dobbiamo avere in odio i congiunti, in modo, cioè da amare in loro ciò che essi sono e da ritenerli degni di odio qualora ci fossero di ostacolo nell’itinerario verso Dio» (San Gregorio Magno, Omelie sui Vangeli, 37).

Facilmente possiamo ingannare noi stessi, portando avanti l’ideale della nostra vita, invece di compiere la volontà di Dio: per fare questo è necessario “odiare” questa idea di realizzarci, perché solo così possiamo aprirci al disegno di Dio; altrimenti il nostro credere nel Signore rimane solo un’idea astratta e ci comportiamo come se Lui non ci fosse.

Questa domenica vengono canonizzati da Papa Leone due giovani che ci hanno mostrato la felicità di mettere il Signore al primo posto: San Giuseppe Frassati, che nella sua apparente normalità di giovane universitario, in segreto aveva una vita santa, di carità e di amore; San Carlo Acutis, che amava dire «La nostra anima è come una mongolfiera, che per salire in alto e prendere il volo ha bisogno di lasciare i pesi».

Chiediamo al Signore la Grazia di avere anche noi come loro il coraggio e la forza per mettere Cristo al primo posto; allora giungerà nella nostra vita la Sua Pace e, appoggiati a Lui, potremo anche noi compiere le opere meravigliose che Dio ha preparato per noi.

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