10.11.2021 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Fare, fare, fare…cercare una perfezione per sentirsi a posto, anche davanti a Dio, per essere stimati e considerate delle “brave persone”. Quanta fatica inutile, energie che non fanno spazio alla cosa più importante per seguire il Signore: mettere Lui al primo posto, abbandonarci alla Sua Volontà.
Questa è la risposta che Gesù nel Vangelo di questa domenica dà alla domanda che forse tutti abbiamo nel cuore: “Che cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Certo, seguire i comandamenti, cercare di fare del bene, aiutare gli altri, è la prima tappa per ricevere il dono dello Spirito Santo: infatti Gesù guarda con amore questo uomo che lo ha fatto fin dalla giovinezza, riconosce in lui il desiderio di seguire la strada della vita.
Ma non basta, il Vangelo è più esigente: “Va’ vendi i tuoi beni e seguimi”. Allora dobbiamo tutti diventare poveri, senza nulla come i frati e i monaci? Certo, l’avarizia è un segno sicuro che non seguiamo Cristo, che contiamo sui soldi per difendere la nostra vita. Ma c’è molto di più.
Gesù parla del bene più importante di tutti, non solo dei soldi: il cuore. Perché seguire Cristo è abbandonare la “propria volontà”, il “mi piace” o “non lo sento giusto”, per accogliere i disegni di Dio, abbandonarci alla Sua volontà.
Fare questo, significa che potremo sperimentare nella nostra vita che è vero quello che dice Gesù a Pietro, perché “riceveremo cento volte tanto in case, fratelli, sorelle, madri, figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna”.