12.09.2021 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

È facile seguire Cristo secondo i propri progetti e le strade che scegliamo noi, quando tutto sembra andare come vorremmo: spesso però alla prima difficoltà, di fronte a qualche delusione, ci troviamo come smarriti, la nostra fiducia incomincia a vacillare. Come, Dio non ascolta più le nostre preghiere? Non fa più quello che io gli chiedo?
Siamo tutti come Pietro, descritto nel Vangelo di Marco di questa domenica: si scandalizza quando Gesù gli annuncia il rifiuto, la passione e la sofferenza. Fino ad avere il coraggio di rimproverare Gesù! Ma è anche quello che facciamo noi quando sembra che le cose non vadano più secondo i nostri piani, quando si presenta l’ingiustizia e la sofferenza.
“Perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini”, dice Gesù a Pietro che lo rimprovera. Secondo chi pensiamo noi?
In questi momenti in cui appare la Croce può finalmente nascere la fede: entriamo nella verità del rapporto con Cristo, scopriamo che possiamo ricevere da Lui una luce inaspettata, fare esperienza che seguire Cristo non è assicurarsi i nostri “piani di vita”, ma entrare in una storia di salvezza che passa sì attraverso la Croce ma che ci fa fare esperienza della vita Eterna, già oggi.
Nelle difficoltà e nelle ingiustizie che oggi viviamo non scappiamo. Appoggiamoci a Cristo, chiediamo a Lui il Suo Spirito: “Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, il Signore Dio mi assiste” (Isaia, prima lettura di oggi).

 

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