11.02.2017 – di LUIGI SAITTA –

Un copione già visto, purtroppo. Bologna, un’università che, per ragioni storiche e culturali, è stata da sempre all’avanguardia, torna, dopo 40 anni, ad essere  ostaggio di gruppi violenti di studenti ( o pseudo tali ) che  hanno riaperto a forza  la biblioteca di discipline umanistiche rimasta chiusa dopo alcuni sabotaggi  ai tornelli di entrata. Tornelli collocati -si badi bene –  per garantire la sicurezza degli stessi studenti. E’ intervenuta la polizia, scontri, lancio di bottiglie, di sedie, danni cospicui alle suppellettili e al materiale dell’ateneo. Sembra per fortuna che i preziosi volumi non siano stati danneggiati. Che dire? Va citato in proposito il commento del prof. Stefano Bonaga, 72 anni, docente di filosofia, e protagonista di mille battaglie a sinistra, dentro e fuori le istituzioni:”Questo conflitto non sta in piedi. Gli strumenti vanno adeguati ai fini, e  con la violenza  sparisce ogni ragione di protesta”.

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