03.07.2021 di Giuliano Cattabriga
“Se il seme non muore, non porta frutto” spesso lo abbiamo sentito dire, proclamato da un Vangelo. Ma che significa oggi? In un percorso che tocca diverse parabole tra seme e seminatore, con Terre Seminate, Gli Scartati provano a rispondere a questo ed altri quesiti, non solo a parole, ma con le azioni e le emozioni del teatro.
E così scopriamo piano piano che ci sono semi che silenziosamente possiamo incontrare ogni giorno. Addirittura forse potremmo esserlo anche noi, ispirati da grandi esempi che nascono da piccoli semi.
Piccoli come un granello di senape, che nascosto nel terreno, piano piano si fa strada e diventa uno degli alberi più grandi che possano esistere. Sono tante le storie di piccole Luci che hanno avuto il coraggio di morire, santi, beati e servi di Dio, che ci indicano la via da seguire.
Quasi a volerci insegnare che basta poco. Ma basta altrettanto poco perché possano essere seminati nel nostro cuore i semi infestanti della zizzania. Attenzione a non ricorrere a soluzioni fai da te, rischieremmo di buttare via ciò che deve ancora portare frutto e a mantenere ciò che è destinato ad essere gettato al momento della raccolta dei frutti. Solo Dio conosce più di noi il nostro cuore e sa prendere la parte migliore  di noi.

Una speranza di frutto data fino all’ultimo ma che è presente sin dall’inizio, quando semina. Quella parola viene seminata in ogni tipo di terreno perché l’amore si dona in sovrabbondanza e vuole raggiungere ogni tipo di cuore. Iluminandolo ci mostra, così, a che punto stiamo tra strada, pietre, rovi e terreno fertile. In ognuno di noi c’è anche quel pezzettino di terra per cui vale tutta la semina e che fa fruttare la nostra vita: occore fargli sempre più spazio tra tutte le nostre resistenze, per diventare pienamente una delle “TERRE SEMINATE ” che porta frutto.

Quanti semi sono presenti nella tua vita di ogni giorno? Sai essere seme? Sai essere terreno fertile? O riconosci in te più spine, pietre o  addirittura asfalto? Non temere, c’è un piccolo granello di senape che è capace di fruttare anche in poco spazio ed è questo che la compagnia “GLI SCARTATI” ha tentato di  raccontare.

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