11.01.2017 – di LUIGI SAITTA
Tra le notizie degne di riflessione, in questi primi giorni del nuovo anno, spicca quella dell’ospedale di Nola, dove alcuni pazienti , ricoverati al pronto soccorso, sono stati curati dai medici mentre erano distesi sul pavimento, per mancanza di letti, barelle e quant’altro. Le immagini, come era prevedibile, sono immediatamente apparse sul web, scatenando reazioni a catena. Il direttore sanitario, il responsabile del pronto soccorso e quello della medicina d’urgenza sono stati sospesi dal servizio. Il ministro della sanità ha ordinato un’inchiesta. Una domanda: che dovevano fare i medici, costretti dalle drammatiche circostanze, se non tentare di prestare le loro cure anche in situazioni così insostenibili? Ci sembrano emblematiche, al riguardo, le parole del vescovo di Nola, Mons. Beniamino Depalma: “Le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell’ospedale di Nola nel rispondere, con pochi mezzi, a una richiesta di 500mila cittadini. La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale”.
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