14.01.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

“Che cosa cercate?” chiede Gesù ai discepoli nel Vangelo di Giovanni di questa domenica.
La domanda di Cristo, che segue al suo voltarsi, ha l’intenzione di capire cosa in realtà cerca chi dice di voler andare con Lui; serve non a lui, che conosce il nostro cuore, ma a noi che vogliamo seguirlo, ci aiuta a purificare le nostre intenzioni. Per incontrare Cristo, per conoscerlo e seguirlo è necessario avere un vero desiderio in noi.
San Tommaso d’Aquino, commentando questo brano, scrive che Gesù «Li interroga in particolare circa la loro intenzione. Infatti, tra i seguaci di Cristo non tutti hanno la stessaintenzione: ci sono di quelli che lo cercano per i beni temporali; altri invece lo cercano per i beni spirituali.
Perciò il Signore domanda quale sia la loro intenzione: «Che cosa cercate?». Non domanda per sapere, ma perché essi nel manifestare la loro retta intenzione si rendano a lui più familiari, e per mostrare che li riteneva degni di essere ascoltati» (Commento al vangelo di Giovanni, 1, lez. 15).
Se cerchiamo il Signore abbiamo bisogno di trovare “dove abita” Gesù, cioè di fare esperienza della Sua presenza in noi. Una presenza non solo da cercare ma da custodire, un luogo in noi dove ricevere da Lui guida e consolazione. Oggi, come sempre, è di questo incontro di cui
abbiamo davvero bisogno: un incontro che ci dona il senso profondo della nostra vita.
Nello scoprire che Lui è in noi, diveniamo capaci di fare quelle opere che mostrano una “natura nuova”: possiamo perdonare, essere sinceri, anche a costo di pagare di persona, non ingannare, mentire…insomma diventiamo persone libere, senza secondi fini, perché non ne abbiamo bisogno.
Abbiamo già ricevuto l’unica cosa che conta davvero.

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