17.04.2022 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

In questo tempo possiamo forse comprendere meglio quello che hanno provato i discepoli nei giorni della passione di Cristo: la paura, un senso di vuoto, una profonda delusione per delle promesse vanificate dal fallimento, per delle speranze di felicità su cui avevano investito tanto: sono questi i momenti in cui ci si chiede “cosa possiamo fare adesso, dove andremo”?
Dinanzi alla precarietà della vita rimaniamo così smarriti se ci manca l’esperienza della Resurrezione, se mai abbiamo visto che esiste una realtà diversa da quella dei nostri sensi e del piacere, delle nostre idee di felicità, che poi si infrangono nella realtà, che così ci deludono e ci lasciano soli e smarriti.
La risposta a tutto questo è l’incontro con Cristo Risorto. Come per gli apostoli, questo incontro cambia la nostra vita, trasforma tutto nella luce splendida della Pasqua, è scoprire che c’è qualcosa di molto bello e profondo nella vita, che ricevere lo Spirito di Cristo Risorto è la risposta a tutte le nostre paure.
Cambia l’orizzonte, si apre il Cielo, l’oppressione diventa gioia e stupore, la stessa esperienza che per prime fanno le donne che vanno al sepolcro, pensando di trovare un morto da piangere e invece incontrano Cristo Risorto.
Cristo ci ha conquistato la vita eterna, già da adesso, nella nostra realtà, non in una alienazione, anche nelle difficoltà e incertezze che stiamo vivendo: non possiamo essere più tristi, possiamo tutti vivere nella Speranza, guidati dal Suo Spirito!

 

 

 

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