06.09.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –

Gesù è il medico “celeste”, ancora oggi.
Ancora oggi l’incontro con Lui porta con sé una guarigione, come nel Vangelo di Marco di questa domenica, con la guarigione del sordomuto. Senza questo incontro siamo come quest’uomo sordomuto: siamo incapaci di ascoltare, comprendere e accogliere la Parola di Dio e di conseguenza, proprio come avviene nella sordità naturale, siamo incapaci di testimoniare il Suo Amore, muti di fronte agli altri.

Eppure tutti noi abbiamo ricevuto dal Sacerdote questa stessa parola che pronuncia Gesù al sordomuto, subito dopo che ci era stato amministrato il Battesimo: “Effatà”, cioè apriti. Apri i tuoi orecchi per ascoltare la Parola di vita del Signore e poi annunciala ai tuoi fratelli!

Che grande potere il Signore ci ha affidato!

Con il Battesimo che abbiamo ricevuto già possiamo ridare Speranza e forza a chi non ne ha più per le difficoltà della vita, possiamo annunciare e testimoniare che con Cristo nulla è perduto, soprattutto lì dove non si hanno più risorse umane.

Rinnoviamo alla luce di questa Parola la nostra missione come cristiani.

Così, se ci sentiamo incapaci di ascoltare la bellezza della voce di Dio e di dare Speranza, chiediamo a Gesù di guarirci nello Spirito, perché per questo Lui è venuto tra di noi:“E io ho compreso l’angoscia degli uomini e ho compianto gli uomini. E ho deciso di guarirli” (Antonine De Saint-Exupéry).

Condividi su: