01.01.2024 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI

Con la festa di oggi si celebra solennemente che Maria è “Madre di Dio” (Theotokos). Questo non si intende in senso metaforico ma reale, perché “ha generato il vero Dio incarnato”; una questione che fu molto dibattuta per tanti anni all’inizio del cristianesimo e che solo nel V secolo venne risolta e definita nel Concilio di Efeso del 431.
Questa solennità con cui iniziamo l’anno nuovo ci invita ad entrare nei progetti di Dio, che sono per noi spesso inattesi e sembrano incomprensibili alla nostra mente: come è possibile che una donna che non conosce uomo divenire madre, addirittura essere la madre di Dio? Per quanto ci possiamo sforzare di darne una spiegazione, rimane qualcosa difficile da comprendere se non alla
luce della fede.
La fede, infatti, ci permette di lasciare i nostri limitati ragionamenti e ci apre ai meravigliosi progetti di Dio: la Sua opera in Maria ci mostra che non siamo noi al centro della realtà, né lo è la nostra intelligenza. Quante cose nella nostra vita non comprendiamo, riusciamo qualche volta ad avere alcune spiegazioni, ma la maggior parte di quello che accade non risponde alle nostre logiche.
Maria così ci mostra cosa significa avere fede nel Signore. Lei non chiede spiegazioni. Non ne ha bisogno: confida che Dio sta compiendo in Lei quest’opera e vi entra dentro, appoggiata alla Sua promessa. Questa è la fede: Dio non mi deve spiegare quello che fa e del resto nemmeno io posso pretendere di comprendere tutto.
Iniziamo questo nuovo anno con la fiducia di Maria, perché possiamo anche noi assistere all’opera di Dio nella nostra vita.

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