24.10.2018 – di Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma) –

Gridare al Signore: questa la forza del cieco Bartimeo. Quest’uomo sa che qualcuno ha la possibilità di salvarlo da una vita passata a mendicare, seduto nella via: e grida! Vuole una vita diversa, non più nella cecità, ma una dignità di uomo, desidera cominciare a vivere senza dover dipendere dagli altri.

La cecità di Bartimeo è la stessa dell’uomo che – anche se si illude di vivere nella libertà – in realtà è schiavo: degli affetti, della stima degli altri, del piacere, dei soldi, del potere. Non è capace di vedere al di là di queste cose e così tutta la sua vita è come legata a questi pesanti macigni. Non può liberarsi, altrimenti rimane ancora più vuoto e solo.

Solo l’incontro con Gesù può ridonarci la possibilità di vedere che questa non è una vita felice, non ci appaga mai fino in fondo, per quante “consolazioni” possiamo cercare, nel profondo rimaniamo sempre soli e disperati…

E allora grida a Gesù, come il cieco, non perdere questa opportunità!

Oggi, si proprio oggi, Gesù passa e ti dice «Che cosa vuoi che io faccia per te?»

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