12.11.2023 – DON ANTONIO INTERGUGLIELMI
Questa domenica Gesù racconta cosa significa vivere da cristiani, nella vigilanza, nell’attesa e nella Speranza dell’incontro con Cristo, ogni giorno: è con la parabola delle dieci Vergini che attendono lo sposo, cioè Cristo, che il Vangelo ci chiama a prendere l’olio, segno dei sacramenti che Lui ci ha lasciato.
Così con il grido che a mezzanotte sveglia le dieci vergini è rappresentato l’annunciano che viene fatto a tutti i cristiani dell’arrivo dello sposo e le nozze rappresentano quelle del Verbo con la Chiesa, che si realizzerà non solo alla parusia e alla risurrezione, ma avviene ogni giorno attraverso i fatti della nostra storia, anche se la parabola ha un significato soprattutto escatologico.
Noi uomini siamo come queste vergini: non tutte sono in grado di adornare le loro lampade con la sapienza della Parola di Dio, non tutti gli uomini hanno la vigilanza e l’olio dei cristiani, rappresentati dalle vergini sagge; e la conversione, come l’olio, non può essere ceduto a chi rifiuta la grazia, perché la sapienza è “venduta” solo dalla Chiesa, il suo prezzo è l’impegno personale che essa richiede.
Vivere con “sapienza” è il primo dono che tutti dobbiamo chiedere, perché la lunghezza dell’attesa, che rappresenta la vita terrena, porta con sé, anche per i cristiani, la tentazione di vivere in modo superficiale. Il Signore ci doni la Sapienza del re Salomone, che per averla richiesta riceverà dal Signore anche tutto quello che avrebbe desiderato, ma che non aveva ritenuto così importante chiedere a Dio.